Durante il G20 tenutosi in India lo scorso 19 agosto si è discusso di come promuovere l’innovazione digitale.
Anche i ministri del digitale delle 20 economie più grandi e in più rapida crescita, hanno concordato sulla necessità di un’infrastruttura pubblica digitale, sulla scena mondiale, per rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e inclusiva al servizio dei cittadini.
INTERZEN CONSULTING
Tre i temi trattati:
- L’esigenza di infrastrutture pubbliche digitali interoperabili e inclusive, nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali
- La sicurezza in ambito di economia digitale per prevenire e affrontare attacchi informatici
- Lo sviluppo di competenze digitali per cittadini e imprese per sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione
E in Italia a che punto siamo?
La pandemia da Covid-19 ha decisamente accelerato il processo di digitalizzazione in tutto il mondo, Italia compresa. Individui e imprese hanno dovuto imparare velocemente nuove tecnologie e modalità di fruizione del lavoro per adattarsi al nuovo contesto.
Tuttavia, secondo l’indice DESI 2022, Digital Economy and Society Index introdotto nel 2014 dalla Commissione Europea per monitorare l’avanzamento della digitalizzazione nei vari Paesi, l’Italia si colloca solo al 18º posto su 27 Paesi membri dell’Unione Europea.
Seppure in miglioramento rispetto al 2021, il nostro Paese è ancora indietro rispetto alla media europea.
Connettività e competenze digitali delle imprese
i PUNTI DI FORZA dell’Italia:
- Copertura 5G quasi totale
- 60% di PMI italiane che utilizzano tecnologie digitali di base
- 95% delle imprese italiane usa la fatturazione elettronica
- Più della metà, 52% usa servizi Cloud.
Tra le DEBOLEZZE emergono servizi pubblici digitali
e competenze digitali dei cittadini:
- Solo il 40% degli italiani utilizza i servizi pubblici digitali
- Solo il 46% degli italiani possiede competenze digitali di base
- Entrambi questi dati risultano inferiori alla media europea.
Un altro dato interessante riguarda la presenza delle donne nel settore digitale.
In questo contesto le prestazioni dell’Italia sono più vicine alla media UE: le specialiste ICT rappresentano il 16% del totale, rispetto a una media UE del 19%.
Molte sono le opportunità per l’Italia per recuperare il ritardo nella digitalizzazione e per migliorare la competitività del Paese.
C’è da sottolineare che in questi risultati non figurano gli effetti del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la digitalizzazione della PA e dei suoi servizi, che saranno evidenti nel prossimo rilascio del DESI 2023.
Ci aspettiamo un deciso Glow-up delle performance!
E tu a che punto sei con la digitalizzazione?
Fai uno screening senza impegno della tua organizzazione. Se vorrai, valuteremo insieme eventuali opportunità di innovazione.